Contenitore di servizi

Una moderna applicazione PHP è piena di oggetti. Un oggetto può facilitare la consegna dei messaggi di posta elettronica, mentre un altro può consentire di salvare le informazioni in una base dati. Nell’applicazione, è possibile creare un oggetto che gestisce l’inventario dei prodotti, o un altro oggetto che elabora i dati da un’API di terze parti. Il punto è che una moderna applicazione fa molte cose ed è organizzata in molti oggetti che gestiscono ogni attività.

In questo capitolo si parlerà di un oggetto speciale PHP presente in Symfony che aiuta a istanziare, organizzare e recuperare i tanti oggetti della propria applicazione. Questo oggetto, chiamato contenitore di servizi, permetterà di standardizzare e centralizzare il modo in cui sono costruiti gli oggetti nell’applicazione. Il contenitore rende la vita più facile, è super veloce ed evidenzia un’architettura che promuove codice riusabile e disaccoppiato. E poiché tutte le classi del nucleo di Symfony utilizzano il contenitore, si apprenderà come estendere, configurare e usare qualsiasi oggetto in Symfony. In gran parte, il contenitore dei servizi è il più grande contributore riguardo la velocità e l’estensibilità di Symfony.

Infine, la configurazione e l’utilizzo del contenitore di servizi è semplice. Entro la fine di questo capitolo, si sarà in grado di creare i propri oggetti attraverso il contenitore e personalizzare gli oggetti da un bundle di terze parti. Si inizierà a scrivere codice che è più riutilizzabile, testabile e disaccoppiato, semplicemente perché il contenitore di servizi consente di scrivere facilmente del buon codice.

Tip

Per un approfondimento successivo alla lettura di questo capitolo, dare un’occhiata alla documentazione del componente Dependency Injection.

Cos’è un servizio?

In parole povere, un servizio è un qualsiasi oggetto PHP che esegue una sorta di compito “globale”. È un nome volutamente generico utilizzato in informatica per descrivere un oggetto che è stato creato per uno scopo specifico (ad esempio spedire email). Ogni servizio è utilizzato in tutta l’applicazione ogni volta che si ha bisogno delle funzionalità specifiche che fornisce. Non bisogna fare nulla di speciale per creare un servizio: è sufficiente scrivere una classe PHP con del codice che realizza un compito specifico. Congratulazioni, si è appena creato un servizio!

Note

Come regola generale, un oggetto PHP è un servizio se viene utilizzato a livello globale nell’applicazione. Un singolo servizio Mailer è usato globalmente per inviare messaggi email mentre i molti oggetti Message che spedisce non sono servizi. Allo stesso modo, un oggetto Product non è un servizio, ma un oggetto che persiste oggetti Product su una base dati è un servizio.

Qual è il discorso allora? Il vantaggio dei “servizi” è che si comincia a pensare di separare ogni “pezzo di funzionalità” dell’applicazione in una serie di servizi. Dal momento che ogni servizio fa solo un lavoro, si può facilmente accedere a ogni servizio e utilizzare le sue funzionalità ovunque ce ne sia bisogno. Ogni servizio può anche essere più facilmente testato e configurato essendo separato dalle altre funzionalità dell’applicazione. Questa idea si chiama architettura orientata ai servizi e non riguarda solo Symfony o il PHP. Strutturare la propria applicazione con una serie di classi indipendenti di servizi è una nota best practice della programmazione a oggetti. Queste conoscenze sono fondamentali per essere un buon sviluppatore in quasi tutti i linguaggi.

Cos’è un contenitore di servizi?

Un contenitore di servizi (o contenitore di dependency injection) è semplicemente un oggetto PHP che gestisce l’istanza di servizi (cioè gli oggetti).

Per esempio, supponiamo di avere una semplice classe PHP che spedisce messaggi email. Senza un contenitore di servizi, bisogna creare manualmente l’oggetto ogni volta che se ne ha bisogno:

use Acme\HelloBundle\Mailer;

$mailer = new Mailer('sendmail');
$mailer->send('ryan@foobar.net', ...);

Questo è abbastanza facile. La classe immaginaria Mailer permette di configurare il metodo utilizzato per inviare i messaggi email (per esempio sendmail, smtp, ecc). Ma cosa succederebbe se volessimo utilizzare il servizio mailer da qualche altra parte? Certamente non si vorrebbe ripetere la configurazione del mailer ogni volta che si ha bisogno dell’oggetto Mailer. Cosa succederebbe se avessimo bisogno di cambiare il transport da sendmail a smtp in ogni punto dell’applicazione? Avremo bisogno di cercare ogni posto in cui si crea un servizio Mailer e cambiarlo.

Creare/Configurare servizi nel contenitore

Una soluzione migliore è quella di lasciare che il contenitore di servizi crei l’oggetto Mailer per noi. Affinché questo funzioni, bisogna insegnare al contenitore come creare il servizio Mailer. Questo viene fatto tramite la configurazione, che può essere specificata in YAML, XML o PHP:

Note

Durante l’inizializzazione di Symfony, viene costruito il contenitore di servizi utilizzando la configurazione dell’applicazione (per impostazione predefinita app/config/config.yml). Il file esatto che viene caricato è indicato dal metodo AppKernel::registerContainerConfiguration(), che carica un file di configurazione specifico per l’ambiente (ad esempio config_dev.yml per l’ambiente dev o config_prod.yml per prod).

Un’istanza dell’oggetto Acme\HelloBundle\Mailer è ora disponibile tramite il contenitore di servizio. Il contenitore è disponibile in qualsiasi normale controllore di Symfony in cui è possibile accedere ai servizi del contenitore attraverso il metodo scorciatoia get():

class HelloController extends Controller
{
    // ...

    public function sendEmailAction()
    {
        // ...
        $mailer = $this->get('my_mailer');
        $mailer->send('ryan@foobar.net', ...);
    }
}

Quando si chiede il servizio my_mailer del contenitore, il contenitore costruisce l’oggetto e lo restituisce. Questo è un altro grande vantaggio che si ha utilizzando il contenitore di servizi. Questo significa che un servizio non è mai costruito fino a che non ce n’è bisogno. Se si definisce un servizio e non lo si usa mai su una richiesta, il servizio non verrà mai creato. Ciò consente di risparmiare memoria e aumentare la velocità dell’applicazione. Questo significa anche che c’è un calo di prestazioni basso o inesistente quando si definiscono molti servizi. I servizi che non vengono mai utilizzati non sono mai costruite.

Come bonus aggiuntivo, il servizio Mailer è creato una sola volta e ogni volta che si chiede per il servizio viene restituita la stessa istanza. Questo è quasi sempre il comportamento di cui si ha bisogno (è più flessibile e potente), ma si imparerà come configurare un servizio che ha istanze multiple nella ricetta “/cookbook/service_container/scopes”.

Note

In questo esempio, il controllore estende quello base di Symfony, il quale fornisce accesso al contenitore di servizi. Si può quindi usare il metodo get per recuperare il servizio my_mailer dal contenitore. Si possono anche definire i controllori come servizi. Questo è un po’ più avanzato e non sempre necessario, ma consente di iniettare solo i servizi che serviranno nel controllore.

I parametri del servizio

La creazione di nuovi servizi (cioè oggetti) attraverso il contenitore è abbastanza semplice. Con i parametri si possono definire servizi più organizzati e flessibili:

Il risultato finale è esattamente lo stesso di prima, la differenza è solo nel come è stato definito il servizio. Circondando le stringhe my_mailer.class e my_mailer.transport con il segno di percentuale (%), il contenitore sa di dover cercare per parametri con questi nomi. Quando il contenitore è costruito, cerca il valore di ogni parametro e lo usa nella definizione del servizio.

Note

Se si vuole usare una stringa che inizi con il simbolo @ come valore di un parametro (p.e. una password) in un file yaml, occorre un escape tramite un ulteriore simbolo @ (si applica solo al formato YAML):

# app/config/parameters.yml
parameters:
    # Questo valore sarà analizzato come "@passwordsicura"
    mailer_password: "@@passwordsicura"

Note

Il simbolo di percentuale dentro a un parametro, come parte della stringa, deve subire un escape tramite un ulteriore simbolo di percentuale:

<argument type="string">http://symfony.com/?pippo=%%s&pluto=%%d</argument>

Lo scopo dei parametri è quello di inserire informazioni dei servizi. Naturalmente non c’è nulla di sbagliato a definire il servizio senza l’uso di parametri. I parametri, tuttavia, hanno diversi vantaggi:

  • separazione e organizzazione di tutte le “opzioni” del servizio sotto un’unica chiave parameters;
  • i valori dei parametri possono essere utilizzati in molteplici definizioni di servizi;
  • la creazione di un servizio in un bundle (lo mostreremo a breve), usando i parametri consente al servizio di essere facilmente personalizzabile nell’applicazione.

La scelta di usare o non usare i parametri è personale. I bundle di alta qualità di terze parti li utilizzeranno sempre, perché rendono i servizi memorizzati nel contenitore più configurabili. Per i servizi della propria applicazione, tuttavia, potrebbe non essere necessaria la flessibilità dei parametri.

Parametri array

I parametri possono anche contenere array. Vedere component-di-parameters-array.

Importare altre risorse di configurazione del contenitore

Tip

In questa sezione, si farà riferimento ai file di configurazione del servizio come risorse. Questo per sottolineare il fatto che, mentre la maggior parte delle risorse di configurazione saranno file (ad esempio YAML, XML, PHP), Symfony è così flessibile che la configurazione potrebbe essere caricata da qualunque parte (per esempio in una base dati o tramite un servizio web esterno).

Il contenitore dei servizi è costruito utilizzando una singola risorsa di configurazione (per impostazione predefinita app/config/config.yml). Tutte le altre configurazioni di servizi (comprese le configurazioni del nucleo di Symfony e dei bundle di terze parti) devono essere importate da dentro questo file in un modo o nell’altro. Questo dà una assoluta flessibilità sui servizi dell’applicazione.

La configurazione esterna di servizi può essere importata in due modi differenti. Il primo, e più comune, è la direttiva imports. Nella sezione seguente, si introdurrà il secondo metodo, che è il metodo più flessibile e privilegiato per importare la configurazione di servizi in bundle di terze parti.

Importare la configurazione con imports

Finora, si è messo la definizione di contenitore del servizio my_mailer direttamente nel file di configurazione dell’applicazione (ad esempio app/config/config.yml). Naturalmente, poiché la classe Mailer stessa vive all’interno di AcmeHelloBundle, ha più senso mettere la definizione my_mailer del contenitore dentro il bundle stesso.

In primo luogo, spostare la definizione my_mailer del contenitore, in un nuovo file risorse del contenitore in AcmeHelloBundle. Se le cartelle Resources o Resources/config non esistono, crearle.

Non è cambiata la definizione, solo la sua posizione. Naturalmente il servizio contenitore non conosce il nuovo file di risorse. Fortunatamente, si può facilmente importare il file risorse utilizzando la chiave imports nella configurazione dell’applicazione.

La direttiva imports consente all’applicazione di includere risorse di configurazione per il contenitore di servizi da qualsiasi altro posto (in genere da bundle). La locazione resource, per i file, è il percorso assoluto al file risorse. La speciale sintassi @AcmeHelloBundle risolve il percorso della cartella del bundle AcmeHelloBundle. Questo aiuta a specificare il percorso alla risorsa senza preoccuparsi in seguito, se si sposta AcmeHelloBundle in una cartella diversa.

Importare la configurazione attraverso estensioni del contenitore

Quando si sviluppa in Symfony, si usa spesso la direttiva imports per importare la configurazione del contenitore dai bundle che sono stati creati appositamente per l’applicazione. Le configurazioni dei contenitori di bundle di terze parti, includendo i servizi del nucleo di Symfony, di solito sono caricati utilizzando un altro metodo che è più flessibile e facile da configurare nell’applicazione.

Ecco come funziona. Internamente, ogni bundle definisce i propri servizi in modo molto simile a come si è visto finora. Un bundle utilizza uno o più file di configurazione delle risorse (di solito XML) per specificare i parametri e i servizi del bundle. Tuttavia, invece di importare ciascuna di queste risorse direttamente dalla configurazione dell’applicazione utilizzando la direttiva imports, si può semplicemente richiamare una estensione del contenitore di servizi all’interno del bundle che fa il lavoro per noi. Un’estensione del contenitore dei servizi è una classe PHP creata dall’autore del bundle con lo scopo di realizzare due cose:

  • importare tutte le risorse del contenitore dei servizi necessarie per configurare i servizi per il bundle;
  • fornire una semplice configurazione semantica in modo che il bundle possa essere configurato senza interagire con i parametri “piatti” della configurazione del contenitore dei servizi del bundle.

In altre parole, una estensione dei contenitore dei servizi configura i servizi del il bundle per lo sviluppatore. E, come si vedrà tra poco, l’estensione fornisce un’interfaccia comoda e ad alto livello per configurare il bundle.

Si prenda FrameworkBundle, il bundle del nucleo del framework Symfony, come esempio. La presenza del seguente codice nella configurazione dell’applicazione invoca l’estensione del contenitore dei servizi all’interno di FrameworkBundle:

Quando viene analizzata la configurazione, il contenitore cerca un’estensione che sia in grado di gestire la direttiva di configurazione framework. L’estensione in questione, che si trova in FrameworkBundle, viene invocata e la configurazione del servizio per FrameworkBundle viene caricata. Se si rimuove del tutto la chiave framework dal file di configurazione dell’applicazione, i servizi del nucleo di Symfony non vengono caricati. Il punto è che è tutto sotto controllo: il framework Symfony non contiene nessuna magia e non esegue nessuna azione su cui non si abbia il controllo.

Naturalmente è possibile fare molto di più della semplice “attivazione” dell’estensione del contenitore dei servizi di FrameworkBundle. Ogni estensione consente facilmente di personalizzare il bundle, senza preoccuparsi di come i servizi interni siano definiti.

In questo caso, l’estensione consente di personalizzare la configurazione di error_handler, csrf_protection, router e di molte altre. Internamente, FrameworkBundle usa le opzioni qui specificate per definire e configurare i servizi a esso specifici. Il bundle si occupa di creare tutte i necessari parameters e services per il contenitore dei servizi, pur consentendo di personalizzare facilmente gran parte della configurazione. Come bonus aggiuntivo, la maggior parte delle estensioni dei contenitori di servizi sono anche sufficientemente intelligenti da eseguire la validazione, notificando le opzioni mancanti o con un tipo di dato sbagliato.

Durante l’installazione o la configurazione di un bundle, consultare la documentazione del bundle per vedere come devono essere installati e configurati i suoi servizi. Le opzioni disponibili per i bundle del nucleo si possono trovare all’interno della guida di riferimento.

Note

Nativamente, il contenitore dei servizi riconosce solo le direttive parameters, services e imports. Ogni altra direttiva è gestita dall’estensione del contenitore dei servizi.

Se si vogliono esporre in modo amichevole le configurazioni dei propri bundle, leggere la ricetta “/cookbook/bundles/extension”.

Referenziare (iniettare) servizi

Finora, il servizio my_mailer è semplice: accetta un solo parametro nel suo costruttore, che è facilmente configurabile. Come si vedrà, la potenza reale del contenitore viene fuori quando è necessario creare un servizio che dipende da uno o più altri servizi nel contenitore.

Cominciamo con un esempio. Supponiamo di avere un nuovo servizio, NewsletterManager, che aiuta a gestire la preparazione e la spedizione di un messaggio email a un insieme di indirizzi. Naturalmente il servizio my_mailer è già capace a inviare messaggi email, quindi verrà usato all’interno di NewsletterManager per gestire la spedizione effettiva dei messaggi. Questa classe potrebbe essere qualcosa del genere:

// src/Acme/HelloBundle/Newsletter/NewsletterManager.php
namespace Acme\HelloBundle\Newsletter;

use Acme\HelloBundle\Mailer;

class NewsletterManager
{
    protected $mailer;

    public function __construct(Mailer $mailer)
    {
        $this->mailer = $mailer;
    }

    // ...
}

Senza utilizzare il contenitore di servizi, si può creare abbastanza facilmente un nuovo NewsletterManager dentro a un controllore:

use Acme\HelloBundle\Newsletter\NewsletterManager;

// ...

public function sendNewsletterAction()
{
    $mailer = $this->get('my_mailer');
    $newsletter = new NewsletterManager($mailer);
    // ...
}

Questo approccio va bene, ma cosa succede se più avanti si decide che la classe NewsletterManager ha bisogno di un secondo o terzo parametro nel costruttore? Che cosa succede se si decide di rifattorizzare il codice e rinominare la classe? In entrambi i casi si avrà bisogno di cercare ogni posto in cui viene istanziata NewsletterManager e fare le modifiche. Naturalmente, il contenitore dei servizi fornisce una soluzione molto migliore:

In YAML, la sintassi speciale @my_mailer dice al contenitore di cercare un servizio chiamato my_mailer e di passare l’oggetto nel costruttore di NewsletterManager. In questo caso, tuttavia, il servizio specificato my_mailer deve esistere. In caso contrario, verrà lanciata un’eccezione. È possibile contrassegnare le proprie dipendenze come opzionali (sarà discusso nella prossima sezione).

L’utilizzo di riferimenti è uno strumento molto potente che permette di creare classi di servizi indipendenti con dipendenze ben definite. In questo esempio, il servizio newsletter_manager ha bisogno del servizio my_mailer per poter funzionare. Quando si definisce questa dipendenza nel contenitore dei servizi, il contenitore si prende cura di tutto il lavoro di istanziare degli oggetti.

Usare Expression Language

Il contenitore di servizi supporta anche un‘“espressione”, che consente di iniettare valori molto specifici in un servizio.

Per esempio, su supponga di avere un terzo servizio (non mostrato qui), chiamato mailer_configuration, che ha un metodo getMailerMethod(), che restituisce una stringa come sendmail a seconda di una qualche configurazione. Si ricordi che il primo parametro del servizio my_mailer è la semplice stringa sendmail:

Invece di scrivere direttamente la stringa, come si può ottenere tale valore da getMailerMethod() del servizio mailer_configuration? Un possibile modo consiste nell’usare un’espressione:

Per approfondire la sintassi di Expression Language, vedere /components/expression_language/syntax.

In questo contesto, si ha accesso a due funzioni:

service
restituisce un servizio dato (vedere l’esempio precedente);
parameter
restituisce un parametro specifico (la sintassi è proprio come service)

Si ha anche accesso a Symfony\Component\DependencyInjection\ContainerBuilder, tramite una variabile container. Ecco un altro esempio:

Si possono usare espressioni in arguments, properties, come parametri con configurator e come parametri di calls (chiamate di metodi).

Dipendenze opzionali: iniettare i setter

Iniettare dipendenze nel costruttore è un eccellente modo per essere sicuri che la dipendenza sia disponibile per l’uso. Se per una classe si hanno dipendenze opzionali, allora l‘“iniezione dei setter” può essere una scelta migliore. Significa iniettare la dipendenza utilizzando una chiamata di metodo al posto del costruttore. La classe sarà simile a questa:

namespace Acme\HelloBundle\Newsletter;

use Acme\HelloBundle\Mailer;

class NewsletterManager
{
    protected $mailer;

    public function setMailer(Mailer $mailer)
    {
        $this->mailer = $mailer;
    }

    // ...
}

Iniettare la dipendenza con il metodo setter, necessita solo di un cambio di sintassi:

Note

Gli approcci presentati in questa sezione sono chiamati “iniezione del costruttore” e “iniezione del setter”. Il contenitore dei servizi di Symfony supporta anche “iniezione di proprietà”.

Iniettare la richiesta

A partire da Symfony 2.4, invece di iniettare il servizio request, si dovrebbe iniettare il servizio request_stack e accedere alla richiesta con il metodo :method:`Symfony\\Component\\HttpFoundation\\RequestStack::getCurrentRequest`:

namespace Acme\HelloBundle\Newsletter;

use Symfony\Component\HttpFoundation\RequestStack;

class NewsletterManager
{
    protected $requestStack;

    public function __construct(RequestStack $requestStack)
    {
        $this->requestStack = $requestStack;
    }

    public function anyMethod()
    {
        $request = $this->requestStack->getCurrentRequest();
        // ... fare qualcosa con la richiesta
    }

    // ...
}

Ora, basta iniettare request_stack, che si comporta come un normale servizio:

Tip

Se si definisce un controllore come servizio, si può ottenere l’oggetto Request senza iniettare il contenitore, passandolo come parametro di un metodo azione. Vedere La Request come parametro del controllore per maggiori dettagli.

Rendere opzionali i riferimenti

A volte, uno dei servizi può avere una dipendenza opzionale, il che significa che la dipendenza non è richiesta al fine di fare funzionare correttamente il servizio. Nell’esempio precedente, il servizio my_mailer deve esistere, altrimenti verrà lanciata un’eccezione. Modificando la definizione del servizio newsletter_manager, è possibile rendere questo riferimento opzionale. Il contenitore inietterà se esiste e in caso contrario non farà nulla:

In YAML, la speciale sintassi @? dice al contenitore dei servizi che la dipendenza è opzionale. Naturalmente, NewsletterManager deve essere scritto per consentire una dipendenza opzionale:

public function __construct(Mailer $mailer = null)
{
    // ...
}

Servizi del nucleo di Symfony e di terze parti

Dal momento che Symfony e tutti i bundle di terze parti configurano e recuperano i loro servizi attraverso il contenitore, si possono accedere facilmente o addirittura usarli nei propri servizi. Per mantenere le cose semplici, Symfony per impostazione predefinita non richiede che i controllori siano definiti come servizi. Inoltre Symfony inietta l’intero contenitore dei servizi nel controllore. Ad esempio, per gestire la memorizzazione delle informazioni su una sessione utente, Symfony fornisce un servizio session, a cui è possibile accedere dentro a un controllore standard, come segue:

public function indexAction($bar)
{
    $session = $this->get('session');
    $session->set('foo', $bar);

    // ...
}

In Symfony, si potranno sempre utilizzare i servizi forniti dal nucleo di Symfony o dai bundle di terze parti per eseguire funzionalità come la resa di template (templating), l’invio di email (mailer), o l’accesso a informazioni sulla richiesta (request).

Questo possiamo considerarlo come un ulteriore passo in avanti con l’utilizzo di questi servizi all’interno di servizi che si è creato per l’applicazione. Andiamo a modificare NewsletterManager per usare il reale servizio mailer di Symfony (al posto del finto my_mailer). Si andrà anche a far passare il servizio con il motore dei template al NewsletterManager in modo che possa generare il contenuto dell’email tramite un template:

namespace Acme\HelloBundle\Newsletter;

use Symfony\Component\Templating\EngineInterface;

class NewsletterManager
{
    protected $mailer;

    protected $templating;

    public function __construct(
        \Swift_Mailer $mailer,
        EngineInterface $templating
    ) {
        $this->mailer = $mailer;
        $this->templating = $templating;
    }

    // ...
}

La configurazione del contenitore dei servizi è semplice:

Il servizio newsletter_manager ora ha accesso ai servizi del nucleo mailer e templating. Questo è un modo comune per creare servizi specifici all’applicazione, in grado di sfruttare la potenza di numerosi servizi presenti nel framework.

Tip

Assicurarsi che la voce swiftmailer appaia nella configurazione dell’applicazione. Come è stato accennato in Importare la configurazione attraverso estensioni del contenitore, la chiave swiftmailer invoca l’estensione del servizio da SwiftmailerBundle, il quale registra il servizio mailer.

I tag

Allo stesso modo con cui il post di un blog su web viene etichettato con cose tipo “Symfony” o “PHP”, anche i servizi configurati nel contenitore possono essere etichettati. Nel contenitore dei servizi, un tag implica che si intende utilizzare il servizio per uno scopo specifico. Si prenda il seguente esempio:

Il tag twig.extension è un tag speciale che TwigBundle utilizza durante la configurazione. Dando al servizio il tag twig.extension, il bundle sa che il servizio foo.twig.extension dovrebbe essere registrato come estensione Twig. In altre parole, Twig cerca tutti i servizi etichettati con twig.extension e li registra automaticamente come estensioni.

I tag, quindi, sono un modo per dire a Symfony o a un altro bundle di terze parti che il servizio dovrebbe essere registrato o utilizzato in un qualche modo speciale dal bundle.

Per una lista completa dei tag disponibili in Symfony, dare un’occhiata a /reference/dic_tags. Ognuno di essi ha un differente effetto sul servizio e molti tag richiedono parametri aggiuntivi (oltre al solo name del parametro).

Debug dei servizi

Si può sapere quali servizi sono registrati nel contenitore, usando la console. Per mostrare tutti i servizi e le relative classi, eseguire:

$ php app/console debug:container

New in version 2.6: Prima di Symfony 2.6, questo comando si chiamava container:debug.

Vengono mostrati solo i servizi pubblici, ma si possono vedere anche quelli privati:

$ php app/console container:debug --show-private

Note

Se un servizio privato è usato solo come parametro di un solo altro servizio, non sarà mostrato dal comando container:debug, anche usando l’opzione --show-private. vedere servizi privati in linea per maggiori dettagli.

Si possono ottenere informazioni più dettagliate su un singolo servizio, specificando il suo id:

$ php app/console container:debug my_mailer

Saperne di più

  • /components/dependency_injection/parameters
  • /components/dependency_injection/compilation
  • /components/dependency_injection/definitions
  • /components/dependency_injection/factories
  • /components/dependency_injection/parentservices
  • /components/dependency_injection/tags
  • /cookbook/controller/service
  • /cookbook/service_container/scopes
  • /cookbook/service_container/compiler_passes
  • /components/dependency_injection/advanced